Sport e Benessere

Autore: Luciano Rispoli

Sport e Benessere Abuso di controllo e sforzo nello Sport. Da ogni parte ci arriva il messaggio che lo sport è un’attività indispensabile al mantenimento del benessere dell’individuo, analizziamo questo concetto secondo la prospettiva Neo Funzionalista. “Benessere” è un concetto che oggi sta ritornando alla sua importanza originaria, con Benessere non si vuole più descrivere una condizione di “assenza di malattia”, ma qualcosa di molto più importante ed ampio: la capacità di vivere in pieno le proprie potenzialità, liberare le energie immobilizzate, aprire nuovi canali di creatività, percepire la vita in pieno.

Ma Benessere è anche qualcosa di più dell’utilizzare bene ciò che già esiste (pur liberato da chiusure e condizionamenti soffocanti): è anche la possibilità di sviluppare maggiormente le proprie qualità vitali, di ampliarle, di raggiungere livelli di vita ancora più soddisfacenti.
Dunque, non possiamo limitare il concetto di Benessere solo ad alcuni aspetti parziali: solo il benessere economico, solo il benessere estetico, solo il benessere di alcune componenti, solo il benessere fisico. Benessere è un modo innovativo di guardare al funzionamento della persona intera. E’ oramai risaputo che le capacità dei singoli soggetti aumentano notevolmente con il loro grado di Benessere interno. E questo perché è ampiamente superata l’idea che si possa automaticamente star bene semplicemente allontanandosi dall’affaticamento, dagli impegni, dalle attività. Le sindromi di malessere da “vacanza” sono note, diffuse e in crescita.

Un organismo stressato non “recupera” le proprie capacità semplicemente allontanandosi dalle attività, perché senza attività finisce per perdere il senso più concreto dell’esistenza e subire un aumento del livello di ansia e di smarrimento. Non è un caso che molte persone in vacanza cercano affannosamente altre “attività” da svolgere, che sembrano spaesate nel potersi godere semplicemente giornate senza impegni o cose da fare, queste persone hanno perso un Funzionamento di Fondo (o Esperienza di Base) importante, quello della Calma e dello Stare, e allo stesso tempo hanno ipersviluppato il Controllo e la concentrazione altro Funzionamento di Fondo.
Ed è proprio l’abuso, l’eccesso di Controllo che nella nostra epoca (nei paesi occidentali), è responsabile della perdita del Benessere.

A questo punto, appare evidente che se per Benessere si intende la possibilità da parte dell’individuo di poter utilizzare tutti i suoi funzionamenti vitali, aiutare, favorire quest’ultimo, vuol dire riequilibrare tutti questi Funzionamenti di Base facendo sì che nessuno prevalga in maniera cronica e alterata su tutti gli altri. In questa logica del benessere lo sport non dovrebbe gravare sui Funzionamenti fin troppo logorati nello stress quotidiano, e dovrebbe aiutare invece i funzionamenti più atrofizzati ovvero quelli della calma dello stare della condivisone.
Purtroppo spesso si assiste invece al contrario. Allenatori e insegnanti spingono in misura eccessiva bambini e giovani a performance che diventano solo un modo di pubblicizzare la loro attività, senza tener conto che (salvo chi esprime l’interesse di una carriera in questo campo) lo sport dovrebbe essere un’attività di movimento che, certo, sottostà a delle regole, ma che non dovrebbe esigere una concentrazione e una fatica eccessive. In questo caso, infatti, si continua a sforzare una concentrazione che avrebbe invece bisogno di essere allentata: un movimento sano ed equilibrato diventa un’altra fonte di stress; e, invece del piacere dello sport per lo sport, si trasforma anche questa in competizione e sforzo.

Diventano quindi importanti le modalità con le quali si svolge l’attività sportiva. Se, infatti, si conservano le capacità di svolgere un’attività in modo morbido, non agitato, non ossessivo, non preoccupato, non tensivo, si accumula molto meno stress e si ottengono risultati di gran lunga migliori. Allora sì che lo sport partecipa in modo significativo al Benessere.


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