Infertilità maschile: fattori di rischio e risvolti psicologici

Autore: Martina Larini

Infertilità maschile: fattori di rischio e risvolti psicologici L'infertilità viene definita dall'Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) come l'incapacità di ottenere un concepimento dopo dodici mesi di rapporti sessuali regolari e non protetti con una donna fertile e senza l'utilizzo di metodi anticoncezionali. Nel caso maschile, un uomo di definisce sub-fertile, cioè meno fertile della media normale, quando ha probabilità inferiori di far concepire un figlio a una donna fertile, ma potrà raggiungere ugualmente l'obiettivo mantenendo all'interno della coppia un clima di serenità, accoglienza e sostegno reciproco. Impiegare più tempi rispetto "agli altri", non significa "non riuscire". E' fondamentale non vivere i mesi di "attesa" accompagnati da elevati livelli di ansia, ma cercare di vivere i momenti di sessualità godendo della rispettiva vicinanza fisica ed emotiva.
 
Nei casi di infertilità di coppia, l'attribuzione della causa dell'infertilità a solo uno dei membri necessita una valutazione medica specifica, che individui se all'origine del mancato concepimento ci siano problemi organici da parte della donna, dell'uomo o da parte di entrambi. E' importante sottolineare come all'interno delle coppie, nella quale può essere presente un soggetto fertile e uno infertile, bisogna tener presenti anche i gradi di fertilità (o di infertilità) intermedi e che differiscono in ogni coppia. Ogni
coppia, infatti, è un mondo unico e differente da tutti gli altri.
 
Frequenza
 
Il fenomeno dell'infertilità, secondo le stime attualmente disponibili, riguarda circa il 15-20% delle coppie dei paesi industrializzati e in Italia circa il 30% si rivolge ai centri di procreazione medicalmente assistita (PMA).
 
All'interno di questo 15-20% di coppie infertili, nel 35% dei casi l'infertilità è di origine maschile.
 
 
Fattori di rischio:
 
Le cause che generano infertilità maschile sono molteplici e possono essere di tipo pre-testicolare (cause riferibili ad alterazioni di organi e tessuti che producono gli ormoni che regolano la funzione dei testicoli), testicolare (le più comuni e comprendono il varicocele, il criptorchidismo, le orchiti, cause indefinite) o post-testicolare (forme di infertilità maschile dovute a un ostacolato passaggio degli spermatozoi lungo i vari tratti dell'apparato riproduttivo maschile). Consultando un andrologo, l'uomo verrà indirizzato su esami specifici per individuare le cause e le possibili soluzioni. I fattori di rischio, invece, che possono compromettere la fertilità maschile sono:
 
  • Il fumo;
  • Eccessivo stress o stati d'ansia prolungati nel tempo;
  • Il consumo smodato di caffè (il consiglio degli esperti è di non berne più di 3 al giorno);
  • La poca attività fisica o uno stile di vita sedentario (che può generare alterazioni seminali);
  • L'utilizzo di droghe ricreative o stupefacenti (le quali hanno un impatto negativo sulla spermatogenesi, in particolare possono generare problemi di motilità, quantità e/o morfologia degli spermatozoi);
  • Soffrire di obesità, sovrappeso o eccessiva magrezza (che potrebbe comportare una generazione inferiore di spermatozoi).
 
 
La modifica degli stili di vita sono tra i primi fattori da modificare nella diagnosi di infertilità per aumentare le possibilità di gravidanze naturali (tenendo conto delle eventuali diagnosi organiche).
 
Aspetti psicologici dell'uomo infertile o durante un percorso di PMA.
 
Numerose evidenze scientifiche sottolineano l'importanza di una presa in carico psicologica e medica sia della donna sia dell'uomo che ricevono una diagnosi di infertilità o intraprendono un percorso di procreazione medicalmente assistita (PMA).
 
Il trauma della diagnosi a livello psicologico può causare una rottura o una difficoltà all'interno della coppia che vede sgretolarsi il proprio progetto di generatività e il sogno di vedersi nel ruolo di genitori, tramandando a loro volta ciò che hanno ricevuto come figli dai propri genitori.
 
Si nota spesso all'interno dei centri di PMA o nelle coppie in terapia, un minor coinvolgimento manifesto nella ricerca di un figlio da parte dell'uomo rispetto alla donna. Questa maschera, che spesso si traduce all'interno della terapia di coppia come motivo di rottura o rabbia tra i partner, deve essere osservata come un meccanismo di difesa da parte dell'uomo, che spesso vive in maniera differente le difficoltà rispetto alla donna, piuttosto che come un esplicito disinteresse a quello che sta accadendo. All'interno della coppia non andrebbe mai dimenticato e sottovalutato il rispetto del tempo dell'altro; ognuno di noi reagisce in maniera differente a un lutto, soprattutto se questo coinvolge la propria generatività. Esiste, infatti, una componente soggettiva che implica tempi e modalità individuali nell'elaborazione di un lutto di qualsiasi entità. E' importante quindi rispettare l'altro nelle sua modalità di affrontare l'evento traumatico e il senso di perdita, cercando di appoggiare il partner in modo empatico, senza rivalse o accuse di responsabilità.
 
Un altro aspetto importante è la tendenza delle coppie che ricevono una diagnosi di infertilità all'allontanamento dalla vita sociale, soprattutto evitando le situazioni che possono ricordare in qualche modo l'impossibilità al concepimento. Questo allontanamento spesso genera sentimenti di solitudine che possono sfociare in una difficoltà o crisi di coppia. E' importante sottolineare come una buona rete e supporto sociale possono sostenere la coppia e il singolo nell'elaborazione della diagnosi, nella scelta di un percorso atto alla risoluzione dell'infertilità oppure durante un percorso di PMA. Non è necessario condividere con tutti la propria esperienza, ma individuare delle persone di fiducia, amici o familiari, ai quali appoggiarsi e far riferimento nei momenti difficili; questo può aiutare sia la persona che la coppia a non chiudersi in se stessi, rischiando un'autoreferenzialità che potrebbe portare a problemi di coppia o disturbi psicologici.  
Infine, nell'uomo i diversi esami medici (es. lo spermiogramma) o pratiche/comportamenti (come i rapporti mirati o il sentimento di pressione da parte della partner), possono portare a uno stravolgimento della sessualità e a disturbi sessuali. Spesso, le coppie modificano la propria vita sessuale che viene vista solo come uno strumento generativo, in cui viene a mancare la componente del piacere e il rapporto sessuale assume la connotazione di un dovere o mera prestazione con il fine della riproduzione. E' fondamentale per il benessere di coppia e il mantenimento del legame recuperare il valore della propria vita sessuale come un momento di scambio reciproco di piacere e affettività.

L'importanza del supporto psicologico nella diagnosi di infertilità e di accompagnamento alla PMA.
 
Il supporto psicologico ha l'obiettivo di accompagnare verso il recupero della vita di coppia e del suo benessere, insieme al potenziamento delle risorse comunicative e di sostegno dei membri della coppia. Un obiettivo fondamentale è poter offrire alla coppia uno spazio accogliente in cui poter esprimere emozioni, paure o domande legate al problema di infertilità.
 
 


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