Auguri a tutti i papà! L'importanza del ruolo paterno

Autore: Fiamma Moroni

Auguri a tutti i papà! L'importanza del ruolo paterno La festa di San Giuseppe evoca e stimola riflessioni sul ruolo del padre e sull’evoluzione della paternità.

Mentre i media canalizzano, per meri motivi commerciali, le attenzioni di adulti e bambini verso questa figura genitoriale il pensiero deve attingere alla memoria collettiva, al passato.

Chi era il padre?

Era colui che manteneva la famiglia, occupandosi di questioni economiche e pratiche, prevalentemente volto ad intervenire nell’educazione dei figli solo per imporre regole e il loro rispetto. Alla cura delle madri, che spesso non avevano una dimensione lavorativa esterna, venivano affidati i figli e la gestione domestica.

Nella società di oggi, che vede invece le madri spesso impegnate in attività lavorative, con una vita e interazioni sociali anche al di fuori della famiglia, si assiste ad un desiderio di rivalutazione del ruolo paterno e all’emergere di una vera e propria domanda di paternità.

Vi è la possibilità di un nuovo scenario aperto alla cooperazione e al sostegno reciproco tra i genitori in cui i papà possono rivestire un ruolo attivo nella formazione e cura dei figli esprimendo anche, con maggiore libertà, i propri sentimenti, inclusi i desideri e timori provati nella relazione con essi e all’interno della famiglia.

Si ha l’impressione, in effetti, che gli uomini siano  più presenti e consapevoli delle gioie che riserva loro la paternità anche se questo cambiamento tuttavia non riguarda ancora la maggioranza degli uomini.

La recente ricerca scientifica (Di Folco, S., & Zavattini, G. C., 2014), ampliando i significati connessi alla Teoria dell’Attaccamento di Bowlby, arriva a sostenere ed evidenziare come il ruolo paterno sia importante parimenti a quello materno. Non più una focalizzazione esclusiva sulla relazione madre-figlio e sulla concezione classica che vede la madre come principale figura di riferimento, unica responsabile dello sviluppo emotivo e relazionale del figlio... ma un ampliamento dell'incidenza, sul processo educativo, derivante dalle interazioni con il padre. 

Il ruolo del padre è infatti fondamentale per garantire, soprattutto in presenza di un buon rapporto nella coppia genitoriale, di superare il forte legame madre/figlio consentendo a quest’ultimo di potersi svincolare e crescere in maniera autonoma ed allo stesso tempo per facilitare il recupero da parte della madre di altri aspetti della sua vita.

Quando il bambino sperimenta il primo distacco dalla mamma, imparando a distinguersi da lei e definendosi come identità autonoma, il papà diventa la guida e il porto sicuro che offre la possibilità di esplorare relazioni serene al di fuori di quella materna, permettendo, così un buon sviluppo delle abilità sociali.

Un ruolo di contenimento emotivo, normativo e strutturante  è quello del padre e l’assenza o il disimpegno nelle funzioni genitoriali può portare significativi vuoti.

E’ quindi veramente importante e necessario,  nei vari contesti educativi e non, di riconoscere e legittimare le differenze qualitative e le capacità che ogni membro del sistema familiare possiede.
 
Bibliografia:
DI FOLCO S., ZAVATTINI, G.C. (2014). La relazione d'attaccamento padre-bambino: Una rassegna della letteratura. Giornale Italiano di Psicologia, 41(1), 159-190. https://doi.org/10.1421/77211.
BOWLBY J.(1988) A Secure Base, Routledge, London (tradit.: Una base sicuraApplicazioni cliniche della teoria dell'attaccamento, Raffaello Cortina, Milano, 1989).
 

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