Rut e Tamar: la straniera e la selvaggia
04/05/2026 dalle 19:00 alle 20:30
Essere stranieri desiderosi di integrazione ed essere selvaggi alieni ai diktat esterni: l’eterna altalena che dentro di noi permette il cammino verso l’individuazione e la maturità esistenziale.Rut e Tamar rappresentano due movimenti interiori, due poli dell’individuazione.
- lo straniero → chi non si riconosce più nella vita che ha vissuto
- il selvaggio → la forza vitale che rompe gli schemi
- Il sentire straniero: accade quando la vecchia identità non ci calza più. È la fase di separazione nei processi trasformativi. La caratteristica dello straniero è quello di essere solo, alieno alla realtà che lo circonda, con difficoltà a condividere e a comunicare… come chi inizia un percorso di consapevolezza e, all’interno del proprio contesto relazionale, non viene più riconosciuto, ma soprattutto non si riconosce più.
- La forza selvaggia: è l’energia originaria che ti permette di rinascere. È il bambino che rompe la forma per trovare sé stesso. Selvaggio è il neonato che lotta per uscire dalla madre, due amanti che si aggrovigliano nel gioco dell’amore, la forza di chi spacca la legna per l’inverno o la foga di un bambino che svuota l’acqua dalla buca nella sabbia in riva al mare o mangia con avidità un gelato sporcandosi il naso e le guance…
- Lo stereotipo sociale che reprime la vitalità: Queste modalità spesso inducono commenti quali “piano, con calma, fai attenzione, non così, non siamo bestie…” seguite da frasi sagge e posate che, incapaci di cogliere la bellezza di questa forza vitale, la negativizzano e la relegano negli angusti spazi di una presunta normalità aderente a stantii stereotipi sociali.
Individuarsi significa integrare entrambi: accettare la solitudine della ricerca e la forza primordiale della rinascita.
Quale scelta a questo punto? Rientrare nelle nostre zone confort (perché ce ne sono più di una) e negare il non senso che si prova vivendo una vita “straniera” o diventare “straniero”?
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Breve inquadramento storico-culturale
Rut è una donna straniera che, con coraggio e lealtà, diventa antenata di Davide.
Tamar, figura del Genesi, rompe gli schemi sociali per ottenere giustizia.
Due figure femminili che sfidano ruoli e norme.
In conclusione: Rut e Tamar ci insegnano che diventare sé stessi richiede due coraggi: quello di sentirsi stranieri e quello di essere selvaggi.
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Il seminario fa parte del ciclo "L'esperienza dei Personaggi biblici": una serie di incontri che, attraverso la riscoperta dei personaggi e degli avvenimenti riportati nella Bibbia, può diventare un potente mezzo di trasformazione di se stessi.
Conduce: dott. Maurizio Bottino (psicoterapeuta e formatore)
Costo singolo incontro: 40,00 € - Per coloro che già partecipano ai Gruppi Donne o Gruppo Uomini: 30,00 €
ALTRE INFO E MODALITÀ DI ISCRIZIONE: wapp al n. 338.13.934.23 per essere ricontattato.
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