Diego Napolitani: premesse alla Gruppoanalisi


Sin dai primi anni sessanta l'interesse di Napolitani a comprendere le dinamiche gruppali determina la nascita di un gruppo definibile come un “gruppo di analisti sul controtrasfert di un analista di gruppo”.

Nel 1974 fonda l'AMAG – associazione Milanese Analisti di Gruppo – che ha tra i suoi compiti statutari la ricerca e la promozione delle conoscenze nella conduzione dei piccoli gruppi.
 Sul finire degli anni settanta appaiono su riviste di settore alcuni lavori che daranno corpo al suo intervento al VII Congresso Internazionale di Psicoterapia di Gruppo che si tiene a Copenaghen. Qui espone per la prima volta la teoria dei tre Universi Relazionali in cui distingue il registro delle relazioni immaginarie o transferali dal registro del Reale o protomentale, con riferimento a Bion, e da quello Simbolico, con riferimento all'area transizionale di Winnicott. In seguito alla risonanza del suo intervento decide di adottare il termine “Gruppoanalisi” per il proprio modello teorico-clinico mentre l'AMAG cambia ragione sociale rinominandosi SGAI, Società Gruppoanalitica Italiana.

Ma il termine “gruppo” che sostituisce in “gruppoanalisi” il termine “psiche”, non si riferisce al solo setting di gruppo perché vuole alludere agli aspetti strutturali della mente umana che sono relazionali; pertanto l'attività clinica che ne consegue si svolge, nella proposta di Napolitani, sia nel campo delle analisi individuali che in quello di gruppo.

Nel 1982 insieme a Leonardo Ancona, Francesco Corrao, Paolo Perotti, Fabrizio Napolitani, Fedinando Vanni ed al senatore Adriano Ossicini fonda la C.O.I.R.A.G.

(l.t. da Wikipedia)
 

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