Il (nuovo) disagio della civiltà. Sconfinamenti psicoantropologici e dialoghi interdisciplinari

26/06/2015 dalle 14:00 alle 19:00

Il (nuovo) disagio della civiltà. Sconfinamenti psicoantropologici e dialoghi interdisciplinari L'Associazione 'Fortuna', ha il piacere di invitarVi alla giornata studio sul tema: "Il (nuovo) disagio della civiltà. Sconfinamenti psicoantropologici e dialoghi interdisciplinari". La Partecipazione  è Gratuita previa prenotazione tramite mail all'indirizzo associazionefortuna@gmail.com

Claudio Antonio Manfredi (Psicologo, Psicoterapeuta, Presidente Associazione Fortuna) LA CRISI TRA GENERAZIONI
La globalizzazione, lo sviluppo e l'uso delle nuove tecnologie ,con le conseguenti difficoltà economiche, ha accelerato la trasformazione e la crisi delle nostre istituzioni tra cui la famiglia e la scuola.La sofferenza degli adolescenti si esprime nelle diverse forme delle condotte agite,a causa di una forma di imbarbarimento sociale caratterizzato soprattutto da una frattura tra generazioni.Si osservano un'evoluzione collettiva verso modelli relazionali primitivi.Sia in famiglia che a scuola lo scambio fra generazioni si è impoverito.La crisi dell'autorità dei genitori e degli insegnanti produce una tale povertà degli strumenti di lettura della realtà sociale in possesso degli adolescenti da causare un acritico adeguamento alle logiche dominanti della società mercificata.L'isolamento e la distanza dagli adulti favoriscono le aggregazioni in forma primitiva di gruppalità,quella del "branco".
Nella scuola e nei contesti educativi si dovrebbe mobilitare la capacità degli adulti di riorganizzare la speranza degli adolescenti
per poter maturare il processo di soggettivazione.Bisognerebbe promuovere insomma negli ambienti educativi l'esperienza autentica del gruppo all'ombra di una nuova alleanza tra cultura educativa e psicanalisi dell'adolescenza.

Virginia Salles (Psicologa, Psicoterapeuta individuale e di gruppo) CAMBIAMENTO EPOCALE DELLA PSICHE CONTEMPORANEA: LA CONIUNCTIO OPPOSITORUM TRA IL PRINCIPIO MASCHILE DOMINANTE E QUELLO FEMMINILE
Negli ultimi anni si sta manifestando in ambito collettivo – nei sogni, nell’arte, nel cinema e nella letteratura – una tendenza al recupero del mondo femminile, ma in un senso molto ampio che va al di là della sola “liberazione della donna” di matrice femminista. È una rivoluzione soprattutto psicologica di recupero della sensibilità, dell’intuizione, della meraviglia, dell’Unione e del rispetto della Natura. L’emancipazione del femminile, rivendicata quindi non solo in ambito sociale ma a un livello più profondo come Anima mundi.Più che di donne come identità di genere o biologica, è quindi meglio parlare di “mondo femminile” o principio femminile che ha un significato archetipico: Anima, Mistero, Natura, profondità, corpo, mondo interiore. Il femminile in senso ampio si rivela in tutto ciò che va oltre le apparenze, nella profondità delle cose, nella riscoperta delle emozioni, dell’intuizione, dell’immaginazione ed emerge nella ricerca dell’armonia perduta con il corpo e la natura. Jung aveva profetizzato questo cambiamento epocale della psiche contemporanea: la coniunctio oppositorum tra il principio maschile dominante e quello femminile che viene sempre di più affermando la propria ascesa. Ogni donna (e ogni uomo) che siano in armonia con la propria essenza femminile-animica, così come ogni neonato, sono rivoluzionari potenziali.

Annibale Bertola (Psicologo, Psicoterapeuta psicoanalitico, Esperto in psicologia clinica, Vicedirettore SAPP) RIPARAZIONE E SISTEMI MOTIVAZIONALI: UN APPROCCIO PSICOANALITICO AI COMPORTAMENTI PRO SOCIALI
Accanto a molte ragioni di disorientamento e di disorganizzazione della nostra società la galassia dei comportamenti prosociali costituisce un interessante punto di vista per suggerire alcuni principi ordinatori per gli uomini del nostro tempo. La psicologia in generale e la psicologia dinamica hanno di fronte una sfida ineludibile: quella di suggerire piste di ricerca, campi applicativi, metodi e procedure di investigazione del la motivazione al comportamento prosociale.
La teoria dei sistemi motivazionali, che è espressa nella sua forma più compiuta da Lichtenberg, Lachmann e Fossaghe viene proposta in questo contributo come modello di riferimento per lo studio dei comportamenti prosociali e per la formulazione di una teoria generale della motivazione che li sottendono. Il concetto di riparazione e il sistema di “attaccamento affiliazione” sembrano essere i punti di vista fondamentali per lo studio di questi comportamenti e per la formulazione di ipotesi che andranno successivamente verificati in ricerche empiriche e nel confronto con altri modelli interpretativi.

Paolo Gentili (Psichiatra, psicoterapeuta, docente ISTEBA) SCOPRIRE CON IL PAZIENTE IL SENSO DEL FUTURO. OBIETTIVI (INTERROGATIVI) PSICOTERAPEUTICI PER IL MONDO CHE VERRÀ
L’ autore individua le abilità “interne” necessarie per vivere il progetto della propria vita fedele alla sua persona . Dopo il primo momento di un percorso psicoanalitico volto a costruire un proprio ambiente interno di libertà e verità coerenti con se stessi, aprendo le barriere e limiti di un adattamento alla vita sofferente e quindi inadeguato per la persona, vengono individuati una serie di punti chiave che sono da considerare come obiettivi per una psicoterapia costruttiva. Tali punti forza della persona che si costruisce nella psicoterapia sono presentati come interrogativi e come aree di riflessione da proporre agli psicoterapeuti che lavorano sul passato/presente m anche accompagnano il proprio paziente ad entrare nel suo “domani” esistenziale.

Anthony Molino (Psicoanalista, Traduttore letterario, Membro della Società Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica) SCONFINAMENTI “ED “ESCURSIONI PSICO-ANTROPOLOGICHE” COME NUOVE MODALITÀ DI CRITICA CULTURALE
Gli "sconfinamenti" e le "escursioni psico-antropologiche" vanno intesi come nuove modalità di critica culturale, che implicano anche una sensibilità psicoanalitica, al contempo romantica e postmoderna, attenta all'inconscio generativo, alla vitalità ed integrità degli oggetti che contaminano, trasformano, modellano il Sè, il corpo, il mondo, in un continuo processo di apprendimento dall'esperienza. Nelle riflessioni di Anthony Molino il tema del desiderio veicola riflessioni a proposito di uno spazio “altro”, all'incrocio tra antropologia e psicoanalisi, ricolmo di tracce e fessure, dove l'esperienza di sé, del soggetto, della contaminazione soggetto-oggetto, viene rivisitata e rivalutata attraverso le lenti di ambedue le discipline.
 

Sede di svolgimento

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