La dipendenza affettiva: l'amore senza ali

Il seminario si propone di fornire un’introduzione al tema della dipendenza di natura affettiva.
 
L’amore, nelle sue forme più positive, costituisce un naturale e profondo bisogno di ogni essere umano. Avere un buon rapporto di coppia è il desiderio della maggioranza delle persone, tuttavia può succedere che la relazione evolva in qualcosa di progressivamente distruttivo: la dipendenza. La reciprocità nella coppia è un elemento fondante ed intrinseco delle relazioni amorose sane, ma nel caso della dipendenza affettiva i meccanismi del “dare”e del “ricevere” diventano sbilanciati, generando rapporti fortemente disfunzionali che possono andare avanti per anni.
 
La dipendenza affettiva è un disturbo, spesso non riconosciuto e sottovalutato, che rientra nella categoria delle “nuove dipendenze”, ossia non correlate all’ uso di alcuna sostanza chimica, ove l’oggetto della dipendenza è costituito dall’ Altro. Pur riguardando entrambi i generi, sembra interessare maggiormente quello femminile.
 
E’ possibile rintracciare le dinamiche della dipendenza affettiva ogni volta che il sentimento viene vissuto in modo frustrante, non solo con il partner, ma anche con gli amici o tra genitori e figli. In un legame che stringe, anziché liberare, l’amore può trasformarsi in una "abitudine a soffrire".
 
Imparando ad accettare e amare prima di tutto se stessi, il disagio affettivo può essere trasformato in un sentimento autentico in un rapporto sereno e gratificante.

 PROGRAMMA
 
09.00 Registrazione partecipanti
 
09.30 LA DIPENDENZA IN AMORE - Chi è il dipendente affettivo?
FEDERICO AMBROSETTI, Psicologo
 
10.15 DIPENDENZA E NARCISISMO - Due facce della stessa medaglia?
BRUNA FERRARI, Psicologa
 
11.00 SENTIMENTO E DIPENDENZA - La relazione di coppia
ELEONORA MELE, Psicologa
 
11.30 Pausa caffè
 
11.45 DIPENDENZA AFFETTIVA E CONTESTO FAMILIARE - Quali dinamiche con i figli?
ELENA CINI, Psicologa
 
12.30 NUOVE DIPENDENZE - Quali prospettive di ricerca?
CHIARA DE PRETE, Psicologa
 
13.00 Conclusioni