L'ascolto e l'accoglienza delle donne vittime di violenza

16/05/2015 dalle 09:00 al 27/06/2015 alle 14:00

L'ascolto e l'accoglienza delle donne vittime di violenza CICLO SEMINARIALE

Con il patrocinio di:
- Ordine degli Psicologi della Regione Sicilia
- Ordine degli Assistenti Sociali della Regione Siiclia
- Ordine dei Medici ed Odontoiatri di Messina.
L'evento è inoltre accreditato all'ordine degli assistenti sociali per il rilascio di n. 15 crediti.


Programma dell’intervento
 
Premessa
Il fenomeno della violenza alle donne è oggi tornato con forza all’attenzione pubblica. Il problema, tuttavia, ha radici antiche e la sua conoscenza a livello sociale e istituzionale resta, purtroppo, scarsa e frammentata.
Il fenomeno delle donne in difficoltà e a rischio di violenza è multiforme e in gran parte sommerso: nelle istituzioni e nelle statistiche emerge solo quando le donne decidono di chiedere aiuto e denunciare gli aggressori. E la nostra esperienza ci dice che la presenza sul territorio di servizi specifici e la maturazione culturale dei cittadini, sono condizioni indispensabili per conoscere il fenomeno e per contrastarlo.
L'impressionante catena di violenze venuta alla luce negli ultimi mesi e perpetrate nelle strade e perfino nelle scuole, spesso ad opera di immigrati o di studenti, non deve trarci in inganno: il fenomeno non è circoscritto alla marginalità, alle differenze culturali o al diffondersi di forme di disagio giovanile. Le sue radici sono più profonde: rinviano ad una sofferenza antica nelle relazioni costitutive della convivenza civile.
Le storie che le donne ci raccontano ogni giorno nei nostri Centri, sono tutte diverse ma la matrice è comune: l’aggressività, la mancanza di rispetto, il mancato riconoscimento di dignità, la pretesa di una dipendenza assoluta. La violenza contro le donne si annida nello squilibrio relazionale tra i sessi e nel desiderio di controllo e di possesso manifestato dal genere maschile. Le sue radici, dunque, sono culturali.
La violenza si sviluppa soprattutto nell’ambito dei rapporti familiari. Oltre il 90 per cento delle donne che passano nei nostri Centri sono in fuga dalla violenza subita in famiglia da mariti, padri, fratelli, conviventi.
E si deve alla tolleranza e alla sottovalutazione di questa radice profonda se oggi, in una fase di crisi della coesione sociale, la violenza contro le donne e contro l’infanzia rischia di diventare fenomeno sociale diffuso e visibile.
 
Obiettivi
L’intervento, partendo dalla consapevolezza che la violenza non è un affare privato ma una questione di salute pubblica e di violazione dei diritti umani, si propone molteplici obiettivi: sensibilizzare tutti coloro che, a qualsiasi titolo, nei diversi settori professionali/lavorativi, possono entrare in contatto con le donne vittime di violenza e con i loro figli; metterle in grado di riconoscere i segnali della violenza subita dalle donne; sviluppare adeguate capacità di approccio; acquisire conoscenze per indirizzare le donne ai servizi competenti.
Il percorso intende quindi offrire alle partecipanti:
- L’approfondimento delle conoscenze in merito alla violenza di genere, nelle sue diverse declinazioni;
- lo sviluppo di conoscenze e competenze adeguate a rilevare i segnali indiretti di una violenza subita;
- la possibilità di riflettere sul fenomeno della violenza domestica a partire dal proprio osservatorio professionale;
- l’acquisizione di competenze  e strumenti specifici per l’accoglienza, la presa in carico, il sostegno della donna vittima di violenza;
- gli strumenti per individuare e sviluppare le competenze per facilitare raccordi interistituzionali tra le diverse figure professionali che, a vario titolo, entrano in contatto con le donne che hanno subito violenza all’interno della famiglia ed, eventualmente, con i figli che hanno assistito e sono stati coinvolti nella stessa. Per fornire una risposta concreta alla lotta contro la violenza è necessario che le operatrici siano preparate e munite di nozioni necessarie, al fine di comprendere – senza giudicare, sostenere e tutelare la donna, evitando così ulteriore danno alla vittima.

Il percorso prevede n. 25 ore di attività in aula; è prevista la consegna di un attestato di partecipazione a chi sarà stato presente a tutti gli incontri.
 
Destinatari
Laureate e laureande in psicologia, sociologia, scienze dell'educazione, giurisprudenza, scienze sociali ed aspiranti volontarie presso centri antiviolenza; impiegati/referenti comunali afferenti all’area socio-assistenziale ed al corpo della polizia municipale; esponenti delle forze dell’ordine.
 
Il Programma

Primo incontro : 16 maggio 2015
Ore 9.00 – 9.15: registrazione dei partecipanti e saluti iniziali
Ore 9.15 – 11.00: La storia come strumento per codificare l'oppressione femminile e la discriminazione di genere.
Ore 11.00 – 11.15: Pausa
Ore 11.15 – 14.00: La nascita dei centri antiviolenza. Aspetti storici e culturali. Caratteristiche e funzionamento.

Secondo incontro : 30 maggio 2015
Ore 9.00 – 11.00 Riconoscere la violenza: la fenomenologia, le caratteristiche, gli indicatori.
Ore 11.00 – 11.20: pausa
Ore 11.20 – 14.00: Gli aspetti culturali, gli stereotipi sociali e i pregiudizi. Il ciclo della violenza, la violenza di genere.

Terzo incontro: 06 giugno 2015
Ore 9.00 – 11.00: Comunicare con le donne maltrattate: dalla ricezione della chiamata all’attivazione del percorso; il setting ed il segreto professionale.
Ore 11.00 – 11.20: pausa
Ore 11.20 – 14.00: L’analisi della domanda, la motivazione al cambiamento, l’ascolto attivo, la sospensione del giudizio, la riformulazione, la gestione delle emozioni durante il colloquio con le donne.

Quarto incontro:  20 giugno 2015
Ore 9.00 – 11.00: Assistenza legale alle donne vittime di violenza ed ai loro bambini. La normative in materia di violenza sulle donne. Gli strumenti giuridici offerti dal nostro ordinamento per la protezione delle donne vittime di violenza sia in campo civile che penale. Valutazione globale del caso.
Ore 11.00 – 11.20: pausa
Ore 11.20 – 14.00: Laboratorio:  L’accoglienza e il colloquio con donne vittime di violenza. Esercitazione pratica di analisi e progettazione di interventi su casi.

Quinto incontro: 27 giugno 2015
Ore 9.00 – 10.30: La natura e il ruolo della supervisione nella pratica degli operatori psico-socio-educativi;
Ore 10.30 – 10.40: pausa
Ore 10.40- 12.00: La violenza assistita sui minori, l’ascolto del minore per rilevare la violenza assistita.
Ore 12.00 – 12.15
Ore 12.15 – 12.30: pausa
Ore 12.30 – 14.00: Violenza in gravidanza; Procedure standardizzate di pronto soccorso ginecologico.
Ore 14.00: chiusura dei lavori.
 
Il percorso è organizzato in collaborazione con il CeDAV Onlus di Messina, ente storico nel contrasto della violenza di genere, che dal 1989 offre consulenza ed assistenza legale, psicologica e sociale a donne e minori. Tutte le relatrici operano attivamente nell’accoglienza e presa in carico delle donne vittime di violenza, presso il CeDAV.

I relatori e le relatrici:
- Avvocato Carmen Currò, Presidente CeDAV Onlus;
- Avvocato Giaquinto Maria, socia e membro del direttivo CeDAV Onlus;
- dott.ssa D’angelo Simona, educatrice professionale, coordinatrice del centro d’ascolto;
- dott.ssa Staropoli Teresa, psicologa, psicoterapeuta;
- dott.ssa Cannizzaro Maria, assistente sociale;
- dott.ssa Siracusano Giuseppa Maria, tesoriera CeDAV Onlus, collaboratrice del centro;
- dott. Antonino Lo Presti, psicologo, psicoterapeuta, Giudice Onorario – Tribunale per i minorenni di Messina;
- dott.ssa Vincenza Sicilia, specialista in ginecologia ostetricia.

Sede di svolgimento

  • P.zza Matteotti, 3 - Messina - 98071 Capo d'Orlando
    0941-054182

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