Invito alla lettura di Herbert A.Rosenfeld

24/02/2018 dalle 10:00 alle 12:00 15/02/2018 16:00

Invito alla lettura di Herbert A.Rosenfeld La Dott.ssa Cinzia Lucantoni, Docente e Socia ARPAd e il Dott. Domenico Scaringi, Socio ARPAd, inviteranno i partecipanti alla lettura dell'Autore Herbert A. Rosenfeld.
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Herbert Rosenfeld si formò come psicoanalista in Inghilterra dopo esservi emigrato dalla Germania nel 1935 (H. Rosenfeld 1987). Si era da poco laureato in medicina a Monaco (con una tesi sulle "assenze multiple nell'infanzia") ma, a causa delle leggi razziali, non poteva esercitare. Per poter esercitare in Inghilterra, dovette risuperare l'esame di abilitazione e specializzarsi, cosa che fece con la formazione in psicoterapia alla Tavistock Clinic. Iniziò a lavorare al Maudsley Hospital, un ospedale psichiatrico dove ebbe l'opportunità di applicare la psicoterapia ad alcuni pazienti psichiatrici con risultati abbastanza incoraggianti quando ancora pochi credevano, che la psicoterapia potesse avere effetti sulle psicosi. Dopo il training alla Tavistock nel 1942 iniziò una seconda analisi con Melanie Klein. Nell'ambito del training scrisse il caso di Mildred (uno dei primi casi di psicosi trattato con continuità in analisi), supervisionato da Sylvia Payne e divenne analista nel 1945 (Rosenfeld 1987). Da quel momento in poi ha partecipato attivamente al movimento Kleiniano insieme a figure come , Hanna Segal, Paula Heimann,Joan Riviere, Wilfred Bion, contribuendo attivamente alla sua evoluzione, negli anni 70-80, soprattutto dal punto di vista del rapporto con il paziente (cosa non condivisa da tutto l'entourage Kleiniano (Steiner 2008) . È stato fondamentalmente un clinico molto apprezzato per le sue capacità empatiche con i pazienti. Tutti i suoi scritti fruiscono di una grande chiarezza espositiva e sono sostenuti dalla descrizione spesso dettagliata di molti casi clinici (Nissim Momigliano 1976). Ha svolto numerose supervisioni negli anni tra il 1981 ed il 1985 in Italia, prevalentemente nei centri psicoanalitici di Roma e Milano (De Masi 1998). Tra i suoi contributi più significativi troviamo l'approfondimento clinico del concetto di "confusione"; l'approfondimento teorico e clinico del concetto di identificazione proiettiva e lo sviluppo della teoria del narcisismo onnipotente distruttivo, ripresa poi da André Green(Green 1976) ed Otto Kernberg. Particolarmente importante lo sviluppo del concetto di impasse in psicoanalisi riferito alla presenza di aree "cieche" o non sufficientemente analizzate dell'analista, che contribuirà al superamento della tecnica kleiniana classica ed all'inizio dello sviluppo successivo della psicoanalisi relazionale ed intersoggettiva. (da Wikipedia)


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