Nuovi percorsi nella clinica e nella psicoterapia dell’anziano

La non facile posizione dell’anziano nell’attuale società occidentale risulta ulteriormente aggravata da un immaginario sociale scarsamente incline a considerare questa fascia di età anche come un veicolo di risorse e potenzialità. Tuttavia, il prolungamento dell’arco di vita e la conseguente estensione della presenza dell’anziano nella società contemporanea, hanno fatto sì che le domande e le esigenze di cura da parte dei soggetti stessi, delle famiglie e delle istituzioni si siano fatte sempre più pressanti e pervasive. Tradizionalmente disertato dalla psicoanalisi e terapeuticamente preso in considerazione soltanto rispetto alle configurazioni residenziali, oggi più che mai l’anziano, diventato “soggetto clinico”, richiede la messa a punto di strumentazioni utili ad un intervento terapeutico mirato, tanto nella dimensione pubblica che in quella privata. Rispondere alla richiesta, legittimandone l’importanza, comporta però la riflessione e la messa a punto di una specifica metodologia in grado di restituircene un’immagine a tutto tondo, dove “vincoli” e “risorse” sono considerati a partire da una visione plastica e vitale dell’essere umano.

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