Formare alla relazione d'aiuto. Il counseling ad approccio integrato

Autore: Mario Mengheri

Formare alla relazione d'aiuto. Il counseling ad approccio integrato Come si forma il buon counselor? Quali le qualità che deve avere? Un buon counselor deve essere una persona autentica e cercare dentro sé la propria vera soggettività, confrontarsi con le parti di sé che meno accetta e armonizzarle con il resto della personalità.

Deve imparare a sapersi amare o amarsi di meno. Deve capire che può vivere meglio se riconosce gli istinti ed impara a gestirli.

Un buon counselor deve impegnarsi ad accrescere la propria consapevolezza giorno dopo giorno, per tutta la sua vita. Deve imparare a dare il giusto spessore alla concretezza, ridimensionandola a "valor sfuggente" pur dandole il senso e l'ascolto opportuno. Un buon counselor deve imparare a vivere la vita e non da essa essere vissuto.

Ma, soprattutto, un buon counselor deve sapere che ogni teoria, anche la più elaborata, può rivelarsi utile in alcune occasioni ma non in altre. Non deve rimanere legato a "rigidi" schemi teorici di riferimento, ma deve acquisire una elasticità mentale e una formazione multidisciplinare che gli consenta di attivare di volta in volta gli strumenti più adeguati alla situazione contingente.

In questo senso, gli autori propongono qui - per la formazione del "buon counselor" - un approccio pluralistico integrato che comprenda e integri un pluralismo culturale e metodologico.
 


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