Caos esistenziale

Autore: Sergio Puggelli

Caos esistenziale Verso il tramonto, ovvero l’eutanasia esistenziale - Professoressa Chiara Recchia (Presidente dell’associazione culturale IL CASTELLO

Nel caos esistenziale nel quale siamo immersi, l'Autore si chiede se abbiamo perso la capacità di opporre resistenza e ribellarci, notando che solo alcuni si ribellano al potere precostituito altri accettano ciò che gli è imposto senza un minimo di ribellione.

Egli cita Marsilio Ficino, il pensatore umanista fiorentino (1433-1499), per il quale la “ribellione” va intesa come auto perfezionamento dell’individuo in se medesimo e nello stesso tempo, essendo i problemi individuali comuni alle generazioni e alle condizioni di vita altrui, assume il valore di una riflessione oltre la sfera personale. A mezzo millennio di distanza, J.P. Sartre intitola un suo libro “Ribellarsi è giusto” e per uno psicologo, quale è il dott. Puggelli, diventa scontato ripercorrere le tappe della vita dell'individuo e coglierne, alla luce della situazione attuale, nuove deduzioni e nuovi insegnamenti, da mettere a disposizione dei lettori.

La citazione di Leonardo Ancona è illuminante: “Quindi l’uomo cresce e si realizza nella misura in cui sviluppa e cresce la sua dimensione concreta di libertà, dall’indeterminismo delle prime fasi di vita, all’eterodeterminazione della fanciullezza, dall’autodeterminazione razionale del periodo post-adolescenziale, il cammino evolutivo dell’uomo è seguito da un processo di progressiva “liberazione”.

Nella realtà attuale invece - è la tesi esposta nel libro - stiamo assistendo impotenti ad un vero stravolgimento universale dove anche la natura si sta ribellando infliggendo notevoli ferite e anche lutti a coloro che hanno cercato di imprigionarla.
Il consiglio è di ricominciare, ma da dove? Dall'alba e dal tramonto, dice il dott. Puggelli, ovvero dalle abitudini ancestrali dell'essere umano che al mattino vedeva il sorgere del sole e alla sera assisteva al suo tramonto. Dal renderci conto innanzitutto che i colori parlano al corpo e lo aiutano: il rosso e il giallo, anzi il loro mescolarsi nell'arancione, non sono tanto il portato di una cura alternativa -la cromoterapia-ma l'abitudine quotidiana della creatura umana. Insieme con i filosofi e i poeti di diverse epoche e culture, dei quali l'Autore porta autorevoli testimonianze, anche noi auspichiamo che la passione e l'ardore del rosso possano essere attenuati con la saggezza dorata del giallo.

Attraverso un rinnovato percorso attraverso l'infanzia, l'adolescenza e l'età adulta, con i connessi accadimenti e sentimenti, siamo condotti per mano a ritrovare noi stessi e con se stessi anche l'Altro e il Noi.

Prova anche tu a soffermarti un attimo, con il supporto dei ricordi e delle immagini della tua infanzia, proverai una certa emozione nel rievocare fatti e personaggi che si sono succeduti in quel periodo.

Ti accorgerai che riaffiorano solo le cose belle, quelle che hanno lasciato un segno tangibile di gioia e serenità nella tua mente e … quelle brutte?

Sono state riposte in un angolo del tuo inconscio e difficilmente verranno rimosse se non richiamate, rielaborate, rivissute e affrontate con un’analisi attenta e precisa nel rievocare quei momenti ormai storici, dati per scontati.

Nelle pagine di questo libro ritroviamo concetti conosciuti, ad esempio che l'infanzia oggi è diventata terra di conquista da parte dell’industrie che sfruttano spesso la mancanza di filosofia del “NO” da parte dei genitori i quali spesso si sentono in colpa per non poter seguire i propri figli come vorrebbero. Ma anche concetti meno conosciuti quale l’alessitimia, l’incapacità di riconoscere ed esprimere il proprio stato emotivo.
Ce n'è abbastanza per comprendere la ricorrente presenza del termine eutanasia come ultimo approdo della mercificazione, che non è più solo un concetto studiato sul libro di filosofia ma una esperienza quotidiana sofferta nelle sue turbe psicologiche, aggravate dal fatto che i giovani non hanno grandi punti di identificazione positivi. Le crisi d'identità, scrive Puggelli, non favoriscono le ribellioni degli adolescenti e non innescano, come nel passato, lotte a fini generosi, per le “grandi cause” politiche, religiose, sociali. Piuttosto innescano addirittura fenomeni di teppismo e quindi è forte il richiamo al bisogno di limiti: I limiti implicano una struttura di contenimento, un quadro di riferimento entro cui l'adolescente può elaborare un'identità per sé.
"Oggi agli adolescenti l'avvenire può solo fare paura" è il parere dell'Autore. Se la "libertà sessuale" qualche decennio fa costituiva un traguardo da raggiungere per il proprio libero progetto di vita, oggi la sessualità stessa costituisce un campo di lavoro per gli psicologi e i sessuologi, sia per i ragazzi che per le ragazze.

E gli adulti? Sono adulti autorevoli, capaci di identificarsi con la complessità della crescita odierna e del nuovo contesto sociale, relazionale e affettivo a cui sono chiamati a realizzare i compiti evolutivi?
Siamo sicuri che essi siano immuni da istanze repressive e moralizzatrici con censure e obblighi che potrebbero incidere sull’evoluzione del giovane rendendolo un adulto insicuro e sottomesso?
La caratteristica che differenzia i bambini dagli adulti è la capacità di prendersi la responsabilità delle proprie azioni, senza incolpare gli altri per i propri fallimenti o errori. Ma quanti adulti-bambini ci sono oggi?

In anni in cui gli amici virtuali sono centinaia e perfino migliaia, è necessario riflettere e assumere pratiche di vita che tengano conto del fatto che L’amico vero, quello su cui può dare e chiedere senza nessun interesse, si può contare sulle dita di una stessa mano, senza contare i casi di tradimento da parte proprio degli amici.

Un senso di tradimento che oggi va oltre le reti amicali per configurarsi come tradimento degli ideali e delle prospettive politiche: mi sono sentito tradito da coloro nei quali avevo posto fiducia specialmente nel mondo politico. La pluriappartenenza sociale dell'individuo è una ricchezza e un rischio insieme, che ci espone ai tradimenti per molteplici motivi, primo fra tutti l'interesse economico e il prestigio personale.

È proprio a questo punto che il concetto di eutanasia sociale assume il suo pieno significato: non si tratta di olocausti e neppure di fenomeni violenti, ma la buona morte rischia di essere confusa con il cambiare idea e opinione, che di per sé sarebbe segno di crescita e di maturità. L'eutanasia sociale corrisponde all'arrendevolezza nei confronti di chi detiene il potere, che oggi assume dimensioni preoccupanti.

Quanta forza occorre al singolo individuo per dissentire, quanto coraggio per essere sincero e coerente?

Per farsi dei nemici non è necessario dichiarare guerra, basta dire quello che si pensa, dice l'Autore riflettendo sui propri casi personali. E quando riporta la propria esperienza professionale riferisce che In psicoterapia, durante le sedute è importante capire quale maschera sta usando il paziente, poiché fino a che non riuscirà a togliersela non sarà mai sincero e questo produce dolore esistenziale.Che fare per non imboccare irrimediabilmente la strada del conformismo insincero e doloroso?

Si invoca una rinnovata e consapevole attenzione per l'Educazione, tanto più in una società nella quale le agenzie educative sono molteplici e spesso perseguono scopi di mercificazione.

Bullismo al posto della socializzazione, superficialità e indifferenza al posto della disciplina mentale, improvvisazione al posto della progettualità, professionalità adulterata dalla burocrazia. La scuola è specchio della società e la scuola può essere, e spesso lo è in maniera eccezionale, il luogo della formazione del singolo e della collettività. Anche con il supporto della figura dello psicologo e del sessuologo, suggerisce il dott. Puggelli, ormai figure irrinunciabili nel disordine esistenziale in cui viviamo.
 
Pur non condividendo l'eccessivo pessimismo che a tratti permea il libro, sono però pienamente d'accordo con la citazione di Simonetta Ciapetti, riportata a mò di conclusione: "Fermarsi a riflettere, ragionare per individuare nuove prospettive [...] a chi lo leggerà, un aiuto a divenire uomini e donne migliori e più consapevoli".
   


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