ABA - Associazione per lo studio e la ricerca sui disturbi del comportamento alimentare

ABA - Associazione per lo studio e la ricerca sui disturbi del comportamento alimentare Fabiola De Clercq con la scrittura del libro autobiografico Tutto il pane del mondo fonda nel 1991 l’ABA, l’Associazione per lo studio e la ricerca sull’anoressia, la bulimia e i disordini alimentari.

Da più di vent’anni l’ABA è un luogo di cura, ascolto e conoscenza, dove insieme ai terapeuti si ricompongono frammenti di vita. L’ABA è pura accoglienza: dalla telefonata al percorso di cura. In ABA i pazienti sono ascoltati come persone, con storie e bisogni differenti ai quali non è possibile dare risposte pre-confezionate. 

Attualmente l’ABA è presente a Milano, Roma, Napoli, Venezia, Ancona, Potenza, Cosenza.

L'approccio è psicodinamico, il modello teorico di riferimento è quello del “campo relazionale”: paziente e terapeuta, costruiscono insieme, la terapia sulla persona. Una terapia “tra” persone che hanno compiti differenti.Il metodo dell’ABA è necessariamente multidisciplinare. Fanno parte dell’équipe, psicoterapeuti individuali e di gruppo, uno psichiatra e un medico internista.

La presenza di diverse figure professionali permette la presa in carico della persona con tutti i suoi bisogni e la costruzione di un percorso su misura. In ABA accogliamo persone di diverse età (bambini, adolescenti, adulti e coppie) e proponiamo percorsi di cura per disturbi alimentari, ansia e depressione, dipendenze, disturbi post traumatici, disturbi sessuali, disagi adolescenziali, difficoltà di apprendimento e di rendimento scolastico.

Una continua riflessione e revisione del modello  di cura ABA risulta indispensabile a fronte del mutare delle dinamiche storiche e sociali e anche dell’emergere di nuove forme di disagio. I modi di soffrire oggi sono  profondamente differenti da quelli di solo dieci anni fa. In particolare la distruttività, la solitudine, la paura di qualsiasi relazione, anche con il proprio padre, la crisi della famiglia, l’evitamento del confronto con l’altro sono sempre più comuni. Si presentano paradossalmente come una soluzione, una manovra per arginare la paura di affrontare l’altro. La paura del giudizio rende la vita impossibile.

L’incapacità di sentire le proprie emozioni e i propri bisogni generano un disagio di fronte al quale è necessario sviluppare nuovi metodi di trattamento, in cui siano coinvolti, in spazi clinici separati, anche i genitori.

Numero verde: 800 165 616



Luogo

  • Via Solferino, 14 - 20121 Milano
    02.65.974.40
  • Via Giambullari, 8 - 00184 Roma
    0670494525
  • Dorso Duro, Fondamenta Rio Novo, 3648/A - 30123 Venezia
    800165616
  • Corso Mazzini, 25 - 60121 Ancona
    800165616
  • Giuseppe Fiorelli, 12 - 80122 Napoli
    800165616
  • Andrea da Bari, 128 - 70121 Bari
    800165616