Psicologia dei Conflitti. Tra distruttività e creatività

Autore: A. Lo Iacono e P. Milazzo

Psicologia dei Conflitti. Tra distruttività e creatività Possiamo parlare dell’esistenza del mondo senza parlare di conflitti? Non credo!

Il conflitto è nella natura di ogni cosa. Cominciamo dalle correnti subtropicali e da quelle polari. Esse si fronteggiano in un metaforico braccio di ferro, generano tempeste, talvolta catastrofi, ma così facendo alimentano e offrono vita al pianeta, dandogli respiro e impendendone la desertificazione.
 
Non so se anche gli abitanti umani di questa terra si sono ispirati alle due masse d’aria che si scontrano, ma possiamo dire che, da che mondo è mondo, gruppi di persone si incontrano, sentono la diversità degli altri sconosciuti, diventano sospettosi e temono per se stessi, quindi si scontrano in infiniti conflitti, finché non torna un’armonia più o meno stabile, in una continua modalità distruttiva e poi ricostruttiva.
 
Forse è proprio questa l’anima del conflitto: un continuo gioco di equilibri, raggiunti e dispersi in un andirivieni continuo di circoli viziosi e virtuosi, di corsi e ricorsi storici che nel cammino dell’umanità si alternano, passando dalla sensualità alla ragione, dalla dura realtà alla fantasia, quindi, corrompendosi, tutto sprofonda di nuovo in situazioni selvagge e barbariche, per poi riprendere il processo ascensivo in un nuovo corso verso la civiltà, come ha ben precisato il nostro Giambattista Vico.
 
Il filosofo del divenire Eraclito, circa cinquecento anni prima di Cristo, già esprimeva questo concetto: “ciò che è opposizione si concilia e dalle cose differenti nasce l’armonia più bella, e tutto si genera per via di contrasto”. Dopo otto secoli il concetto non cambia, infatti Vegezio uno scrittore romano e cristiano, esprime questa nota locuzione, ormai usata da tutti: “Si vis pacem, para bellum”, cioè, se vuoi la pace, prepara la guerra.
 
Dobbiamo confrontarci con la natura delle cose, con la visione del mondo di ciascuno, con il dubbio, con la paura, con le scelte, con le crisi, con il narcisismo umano, talvolta patologico, con le motivazioni, le follie, con le ribellioni e le conseguenti e necessarie rivoluzioni, ma anche con le inevitabili contraddizioni, con la naturale aggressività delle relazioni, spesso molto conflittuali che ognuno di noi ha con se stesso, con il mondo esterno e con i propri simili, con il disordine infinito, il Chaos da cui tutto origina, almeno secondo Esiodo.
 
Questo libro affronta un po’ tutto questo, addentrandosi, attraversando e cercando di sviscerare le profondità delle dinamiche conflittuali, sottolineandone le complesse contraddizioni, le infinite crudeltà, le perversioni, le possibili rivoluzioni. Procedendo così nel lato oscuro, brutale e folle, spesso presente nell’animo umano, con la fiducia riposta nell’opportunità creativa di cambiamento insita nel conflitto stesso.
 
Il libro affronta il tema della violenza, dell’odio, della vendetta, dell’aggressività, del tradimento, del conflitto nelle varie forme, e situazioni. Il conflitto interno, quello interpersonale, quello di coppia e familiare, quello sul lavoro, quello gruppale, intercomunitario e quello delle guerre tra i popoli. approfondendone le diverse modalità e le specifiche dinamiche, insieme a possibili strategie e strumenti utili per fronteggiare la situazione.

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