Gioco e umorismo in terapia familiare

Il 44° Convegno di Studio intende mettere a fuoco gioco e umorismo in terapia familiare, due modalità relazionali importanti quanto trascurate nel mondo della psicoterapia, ancorata ancora a un modello di intervento improntato all'essere terribilmente seri e responsabili sempre e comunque.
 
Persino Winnicott riteneva che l'obiettivo della psicoanalisi fosse di aiutare il paziente a ritrovare il piacere di giocare. Anche nella terapia sistemico-relazionale, soprattutto nel lavoro con le coppie e gli adulti in generale si tendono a privilegiare “rapporti di testa” a scapito di forme più giocose e leggere di alleanza terapeutica. Eppure la scomparsa del riso e del gioco viene riportato come un  segnale inequivocabile di mancanza di vitalità e di intimità da tante famiglie: “non ridiamo più come una volta”: In questa famiglia non si gioca mai” sono le frasi che spesso ci sentiamo dire.
 
Abbiamo invitato a dibattere questo tema e a illustrare la serietà e la validità terapeutica di queste forme vitali di rapporto terapeuti familiari noti in Italia e all'Estero per aver introdotto il gioco come funzione terapeutica negli ospedali infantili, nei Servizi di terapia familiare sia pubblici che privati, nelle patologie psicosomatiche degli adolescenti. Allo stesso tempo i partecipanti verranno invitati ad osservare come  comicità e umorismo possano aiutare coppie e famiglie in difficoltà a  superare conflitti e tensioni interpersonali e favorire un cambiamento.