Sincronicità. Interno/esterno, fisica quantistica, psicologia junghiana e taoismo

Sincronicità. Interno/esterno, fisica quantistica, psicologia junghiana e taoismo TAVOLA ROTONDA

PARTECIPANO:
- Augusto Shantena Sabbadini (Fisico teorico)
- Antonio Vitolo (Analista junghiano AIPA)
- Claudio Widmann (Analista junghiano CIPA)

COORDINA: Antonella Adorisio (Analista junghiana CIPA)

Segretaria scientifica CIPA-Istituto di Roma

Presentazione:
Nel corso dell'evento i relatori discuteranno sul controverso e affascinante concetto della Sincronicità che Jung elaborò in collaborazione con il fisico Pauli. Con ciò Jung ipotizza l'esistenza  di un principio acausale alla base di quei particolari fenomeni che la coscienza liquida prematuramente come semplici o assurde coincidenze.
Tale principio, detto sincronistico, è chiamato in causa per spiegare quelle situazioni frequenti in cui due eventi, che non hanno alcun nesso causale tra loro, accadono contemporaneamente, o a distanza di tempo sufficientemente lunga da non poter immaginare che sia intervenuto un legame di causa-effetto.
Esemplare è il racconto che ci fornisce lo stesso Jung della comparsa di uno scarabeo d'oro nella stanza d'analisi proprio mentre un suo paziente lo citava a proposito di un sogno fatto, o senza scomodare Jung, quando una persona a cui stiamo pensando ci compare improvvisamente davanti o ancora quando un evento particolarmente improbabile ci accade e tempo dopo scopriamo il nesso di senso che esso ha per la nostra particolare situazione psicologica.
I fenomeni sincronistici sarebbero quindi determinati dalla categoria del Senso che avrebbe il potere di piegare lo psichico e la materia per farli convergere su unica configurazione particolarmente significativa per l'individuo.
E' così che Jung ipotizza uno stato psicoide della mente in cui lo psichico affonda le proprie radici nella materia. In sintesi psiche e materia servirebbero per dare vita a ciò che, dotato di un senso fondamentale per la vita dell'individuo, ma anche per la collettività, non può che emergere prepotentemente destando stupore e incredulità. Il tema della sincronicità ha molti aspetti in comune con la filosofia Orientale e in particolare con l'idea del Tao che assegna un valore unico e irripetibile proprio a quella particolare configurazione di senso che il tutto assume di volta in volta.
Il Tao non s'interroga, infatti, a proprosito del perchè, in termini di razionalità, le cose accadono, ma sul senso che le lega tutte insieme in un particolare momento.