L'anziano in famiglia

L'anziano in famiglia Lo stress del caregiver: corpo e mente al centro della relazione di cura

In Italia la popolazione anziana, che secondo i dati Eurostat ammonta al 21,4% del totale, è in costante aumento.

L’anzianità è diventata negli ultimi anni un’età della vita con la quale è necessario confrontarsi attivamente nel mutato contesto sociale, per affrontare i difficili problemi che questa fase porta con sé, quali le malattie e le ridotte capacità di essere completamente autosufficienti.

L’aumento della popolazione anziana si riflette quindi in un sempre più elevato numero di caregiver, stimati dall’ISTAT in 9 milioni di persone.

Caregiver indica “chi presta cure” e sostegno quotidiano di carattere psicologico, affettivo e fisico ad un individuo fragile. Rappresenta quindi la figura cardine sulla quale grava il peso dell’intero processo assistenziale, soprattutto nel caso in cui il proprio famigliare venga colpito da patologie neurodegenerative che, per la loro pervasività, sono definite “malattie familiari”. Questo significa che queste patologie colpiscono non solo il malato, ma trascinano con sé l’intero sistema familiare alterandone gli equilibri.
Il caregiver, come soggetto centrale di cura, si trova a fare i conti con una quotidianità frammentata tra carriera professionale, cura della propria famiglia e l’assistenza dell’anziano congiunto. Il lavoro di cura diventa sovente totalizzante e assorbe sempre più risorse di tempo, di energia ed emotive, portando spesso il caregiver a concentrarsi interamente nella cura dell’anziano, a discapito degli altri ambiti della propria vita privata.
Nel medio-lungo periodo l’ingestibilità dei fattori in gioco diventa logorante e chi cura può arrivare a provare sentimenti di inefficaciafrustrazionesolitudine, che possono sfociare in manifestazioni di rabbia, sentimenti costanti di colpa e determinare la comparsa di sintomi depressivi.
Il lavoro di cura di un anziano, soprattutto se affetto da sindromi dementigene, si svolge su di un piano inclinato, sul quale ogni giorno compaiono nuove criticità e necessità alle quali far fronte.  Il caregiver famigliare si trova quindi in difficoltà nell’affrontare sfide alle quali non è professionalmente preparato, spesso senza poter contare nemmeno su una rete di supporto che lo aiuti a leggere ed interpretare la nuova realtà nella quale si trova immerso.

La conferenza “L’anziano in famiglia. Lo stress del caregiver: corpo e mente al centro della relazione di cura” si propone di offrire dei punti di orientamento all’interno di questa complessità assistenzialerelazionale e soprattutto emotiva che ogni familiare si trova a dover affrontare. Lo scopo è quindi di offrire nuove chiavi di lettura e una maggiore consapevolezza dei fattori in gioco, in modo da guadagnare uno spazio di azione per mettere in pratica nuove strategie più funzionali al benessere personale, dell’anziano e dell’intera famiglia.
 
TEMI TRATTATI:
  • La demenza senile: che cos’è, quali tipologie e differenze tra esordio, sintomi e evoluzione.
  • L’unicità della persona malata: cosa è ancora in grado di fare e chi è ancora in grado di essere.
  • Il difficile equilibrio tra approccio farmacologico e terapia relazionale.
  • Prendersi cura della persona malata e non del sintomo: come entrare nel mondo dell’anziano per capire e accogliere i suoi bisogni.
  • La difficile arte di essere caregiver: chi è e cosa deve sostenere.
  • I rischi per il caregiver e le possibilità di aiuto: strategie di intervento e reti di supporto.

RELATORI: Monica Michelotto (Psicologa), Matteo Buraglio (Pedagogista)

Ingresso libero | Posti a sedere su prenotazione